TESI - cap. 1.03 Uso e dosi
Come preventivo e disintossicante
Per il proprio benessere tutti dovrebbero usare l’Essiac almeno due volte all’anno, a primavera e in autunno, per una indispensabile disintossicazione dell’organismo.
L’Essiac è un vero e proprio principe del benessere. Consente di liberare l’organismo dalle scorie e dalle tossine accumulate da lunga data e aiuta a prevenire efficacemente un gran numero di malattie, specialmente quelle del ricambio e a carattere cronico-degenerativo. Riduce i depositi di metalli pesanti, piombo, mercurio e alluminio, specialmente a livello articolare (con grande beneficio per i sofferenti di artrite). Rinforza il sistema immunitario. Ha effetto calmante e favorisce in modo naturale il sonno. Lenisce le infiammazioni, favorisce la digestione e previene o cura la stitichezza.
A parte tutti questi benefici sullo stato di salute generale, che già di per sé ne consiglierebbero un uso periodico, all’Essiac è anche riconosciuta una forte attività anti-cancerogena. Dato che mediamente oggi nella nostra società si ammala di cancro una persona su tre, è assai raccomandabile beneficiare di tanto in tanto di un tale “spazzino neoplastico”, perché nessuno può considerarsi, qui e ora, immune dal male del secolo… e prevenire è meglio che curare, specialmente quando la cura può rivelarsi ardua o assai impegnativa!
La differenza fra uso come prevenzione o cura sta solo nelle dosi e nella durata della somministrazione.
Come profilassi o tonico: da 28 a 56 ml al giorno
Come aiuto in una malattia attiva: 56 ml due volte al giorno
In caso di malattia grave: 56 ml tre volte al giorno. Ai primi miglioramenti stabili ridurre a due volte al giorno.
Diluire sempre con una quantità doppia di acqua calda, curando che sia priva di cloro o fluoro (meglio usare acqua oligominerale di ottima qualità, a basso residuo fisso).
Sorseggiare molto lentamente, in tre o quattro minuti, tenendo in bocca a lungo, sempre a stomaco vuoto e lasciando trascorrere un’ora prima di assumere cibo. Alla sera, assumere prima di coricarsi, badando a che sia trascorso dalla cena il tempo necessario allo stomaco per svuotarsi (variabile a seconda del tipo di cibo, della quantità, della buona o cattiva digestione…ognuno conosce i propri tempi!).
Le dosi descritte sono per un adulto di peso normale. Ridurre un po’ per i ragazzi, dimezzare per i bambini (con loro è consigliabile non superare in totale i 28 ml al giorno).
Le persone molto sensibili potrebbero aver bisogno di un periodo di graduale adattamento, aumentando le dosi poco a poco in 3 o 4 giorni, prima di poter assumere la quantità prescritta.
E’ raccomandabile (specialmente in caso di malattia, ma anche per chi voglia seriamente fare uno sforzo per ringiovanire il proprio organismo) seguire almeno temporaneamente una dieta ricca di frutta e verdura (possibilmente biologiche) e astenersi il più possibile da cibi intossicanti o che creano muco (latte e latticini, specialmente se “morti” a livello enzimatico perchè pastorizzati o sterilizzati, zucchero bianco, farine bianche raffinate sotto qualsiasi forma, cibi inscatolati, preparati o precotti, insaccati etc. etc.), limitando o meglio evitando al contempo anche fumo e alcool.
E’ indispensabile anche bere molta acqua oligominerale a basso residuo fisso, per aiutare il corpo ad espellere le tossine.
Bisogna tenere presente che molte delle acque minerali super-pubblicizzate e in vendita a caro prezzo sono talmente mineralizzate (500 mg-1.000 mg o perfino più di 1.000 mg al litro di residuo fisso!) che in passato non potevano nemmeno superare i tests richiesti all’acqua potabile per poter essere immessa negli acquedotti. Sembra un paradosso, eppure le acque minerali potevano essere messe in bottiglia e vendute per uso alimentare, quando ad uso civico non erano considerate potabili, perché troppo mineralizzate e, a lungo andare, pericolose per la salute (specialmente per quanto riguarda i reni). Ora le cose sono cambiate, ma in peggio, perché il decreto del Ministero della salute 29 Dic. 2003, recependo la direttiva europea 2003/40/CE, ha reso più omogeneo il mercato dell’acqua tendendo ad abolire la distinzione, una volta molto netta, fra acque minerali e acque potabili, purtroppo abbassando i livelli di qualità dell’acqua potabile invece che innalzando quelli dell’acqua minerale. Così le leggi cambiano, ma i pericoli dell’eccessiva mineralizzazione restano, motivo per cui occorre essere prudenti nella scelta della propria acqua da bere: se un’acqua è in grado di incrostare e otturare le tubazioni di casa, non occorre scomodare la teoria delle “signature” di Paracelso per capire cosa possa fare alle nostre “tubature” interne…