TESI - cap. 3.07 Effetti del Kombucha sulla salute
Il Kombucha è efficace nei riguardi di un ampio spettro di malattie e disturbi, a volte assai diversi fra loro.
La ragione principale di tanta efficienza risiede nel fatto che esso consente una disintossicazione sistematica dell’intero organismo, principalmente attraverso l’azione dell’acido glucoronico. Una volta che la maggior parte delle tossine è stata eliminata, il corpo è in grado di mettere in moto i propri meccanismi di auto-guarigione e di sanarsi quindi da sé.
Anche se la medicina moderna purtroppo non tiene nella giusta considerazione il problema dell’accumulo di tossine, ed anzi a volte sembra che faccia di tutto per agire in senso opposto, facendo a gara nell’ intossicare l’organismo ( vedi l’uso eccessivo di antibiotici, antivirali, cortisonici, raggi x etc, per non parlare della chemioterapia…), tutte le medicine tradizionali in ogni parte del mondo e in ogni epoca hanno sempre considerato estremamente importanti le pratiche di disintossicazione.
Alcuni degli effetti del Kombucha sull’organismo sono ben documentati, altri andrebbero meglio investigati. Le proprietà più assodate sono le seguenti: regolazione della flora intestinale e cura della costipazione, blocco della diarrea, eliminazione delle scorie e dell’acido urico, bilanciamento del PH corporeo, rafforzamento delle cellule e del metabolismo, cura dell’artrite e dei problemi alle giunture, cura della gotta, dell’arteriosclerosi, dei calcoli ai reni e alla vescica, della pressione alta, di alcune forme di mal di testa, delle gastriti, delle difficoltà digestive e delle emorroidi. Previene e cura la cataratta e le affezioni oculari. Nell’edema agisce come diuretico.
Non bisogna poi dimenticarne le proprietà antibiotiche e batteriostatiche, che si manifestano soprattutto nei confronti dell’apparato digerente, pur nel rispetto ed anzi nella protezione della flora intestinale.
Previene e cura la candida intestinale.
In caso di abituale abuso delle bevande alcooliche evita o riduce molto i danni al fegato, evitando pure di far cadere in una situazione di etilismo conclamato.
La documentazione scientifica sugli effetti del Kombucha è cospicua, anche se gli studi in Occidente sono stati fatti soprattutto in Germania e nei Paesi dell’Est e le pubblicazioni sono prevalentemente in tedesco e in inglese, e datano a partire dalla prima guerra mondiale, epoca in cui il Kombucha è stato introdotto in Europa.
Bac^inskaya già nel 1914 aveva stabilito che la bevanda ottenuta col Kombucha era efficace nella regolazione del tratto intestinale (3).
Il prof. P. Lindner (1917/18) scrive che sia la bevanda che il “fungo” stesso sono utili per curare un intestino pigro e che la bevanda cura anche le emorroidi (19).
Il prof. Rudolf Kobert (1917/18) riferisce che la bevanda preparata con la coltura di Kombucia è assai efficace in caso di reumatismi (15).
Secondo il dr. Madaus il Kombucha svolge un eccellente effetto rigenerante sulla parete cellulare e quindi è un ottimo rimedio per l’indurimento delle arterie (21).
Il dr. Maxim Bing (1928) raccomanda il Kombucha come rimedio “molto efficace” nel combattere l’indurimento delle arterie, la gotta e la stitichezza. Riporta che gli effetti benefici comprendono il calo dell’ipertensione sanguigna, la cessazione degli stati di ansietà, irritabilità, dolori diffusi, mal di testa e vertigini, e aggiunge che effetti particolarmente favorevoli vengono ottenuti nel lungo termine in caso di indurimento dei reni e dei capillari cerebrali, mentre le coronarie non ne traggono grandi giovamenti (5).
Il prof. W. Wiechowski (1928), l’allora primario dell’istituto di Farmacologia dell’Università Germanica di Praga, pubblicò un interessante studio sul Kombucha concludendo che si trattava di un efficace rimedio popolare il cui uso non era in contrasto con la medicina moderna e che poteva essere raccomandato anche da parte della classe medica, in quanto era assolutamente innocuo e doveva essere considerato, in seguito anche all’uso tradizionale che se ne era fatto nei secoli, come un prodotto dietetico più che un farmaco in senso stretto. Era giunto a queste conclusioni dopo approfonditi esperimenti che aveva svolto presso la clinica di medicina interna “Professor Jaksch” di Praga (29).
Il dr. L. Mollenda (1928) scrive che il Kombucha è efficace nei disturbi degli organi digestivi e ne normalizza le funzioni. Inoltre cura gotta, reumatismi e vari stadi di arteriosclerosi. E’ interessante rilevare che fra le altre cose scrive che “…benchè si tratti di una bevanda acida, non causa iperacidità allo stomaco; al contrario facilita e promuove la digestione di cibi perfino indigesti”(23).
Il dr. E. Arauner (1929) riassume varie opinioni mediche del tempo e arriva alla conclusione che il Kombucha, inteso sia come bevanda che come coltura stessa, costituisce un eccellente profilattico per il diabete e in particolar modo per i problemi della senescenza, quali l’indurimento delle arterie, la pressione alta, la gotta, le emorroidi, e che è anche un gradevole lassativo, oltre che un rimedio tradizionale per l’affaticabilità, la tensione nervosa e l’invecchiamento precoce (2).
Merita di essere riportato integralmente (ma con traduzione non strettamente asseverata, in quanto fatta direttamente da me a partire da un testo in inglese e non dall’originale in tedesco (vedi Nota *3)) un brano tratto dal testo accademico dell’allora direttore dell’Accademia Statale di Farmaceutica di Brunswick, dr. Hans Irion, che nel suo “Lehrgang fùr Drogistenfachschulen“ (Corso di addestramento per i Collegi di Tecnica Farmaceutica) 1944, nel vol. 2, pag. 405 scrive: “Attraverso l’ingestione della bevanda chiamata “tea Kwassa”, prende luogo un rimarchevole miglioramento della funzionalità del sistema ghiandolare del corpo e una stimolazione del metabolismo. Il tè Kwassa è raccomandato come un eccellente profilattico per la gotta e i reumatismi, foruncolosi, indurimento delle arterie, alta pressione sanguigna, tensione nervosa, intestino pigro e segni di invecchiamento. E’ anche altamente raccomandato a coloro che si impegnano nello sport e in strenue attività intellettuali.
Attraverso la stimolazione del metabolismo del corpo, previene o elimina un’eccessiva obesità. I micro-organismi penetrano nel corpo unitamente alla bevanda, trasformando depositi nocivi quali l’acido urico, il colesterolo e altri in forme facilmente solubili che così provvedono ad eliminare.
I batteri della dissenteria vengono soppressi” (12).
Il primo libro specificamente sul Kombucha venne pubblicato nel 1954, in russo, da G. F. Barbanc’ik, e venne replicato in più edizioni (4). L’autore riporta i risultati ottenuti mediante l’uso del Kombucha da parte di numerosi studiosi russi, confermando successi in caso di tonsilliti, disturbi specialmente se infiammatori degli organi interni, gastroenteriti causate da ipo-acidità, infiammazioni dell’intestino tenue e crasso, dissenteria, indurimento delle arterie, pressione alta, sclerosi etc.
In un breve capitolo intitolato “Alcune voci infondate concernenti il Kombucha”, Barbanc’ik precisa che la possibilità che il Kombucha possa avere un effetto cancerogeno è dal punto di vista scientifico totalmente infondata.
E’ interessante notare come tali infondate voci siano periodicamente apparse anche in Italia nel corso degli anni, rovinando un po’ la reputazione del Kombucha e forse prendendo spunto dal fatto che la coltura possa assumere a volte un aspetto “poco simpatico” o che possa (assai raramente invero, se trattata nel giusto modo) ammuffire e quindi produrre le pericolose aflotossine, notoriamente cancerogene.
Gùnther Frank (forse il massimo esperto europeo in materia) è intervenuto nel dibattito in merito alla presunta “pericolosità” del Kombucha, facendo definitivamente chiarezza:
“Il “Bundesgesundheitsamt” (il massimo organo di salute pubblica Tedesco) dichiara : “Il Kombucha non è dannoso alla salute”. Spero che questo contributo possa aiutare coloro che sono in ansia per le dichiarazioni circa il Kombucha di alcuni media” ( Gunther Frank)
Ovviamente se la coltura ammuffisce va gettata (vedi oltre), ma non per questo va ritenuta pericolosa, perché altrimenti pure il pane e la frutta dovrebbero essere considerati pericolosi o addirittura cancerogeni, perché a volte ammuffiscono anch’essi!
Al contrario, il Kombucha è un ottimo profilattico per il cancro.