TESI - cap. 4.02 Cenni storici
Fin dall’antichità i prodotti naturali contenenti amigdalina (laetrile-vit. B17) sono stati usati per curare il cancro.
Pen T’sao, un grande erborista dell’antica Cina, già nel 2.800 avanti Cristo raccomandava l’uso medico di mandorle di albicocca (armelline).
In Persia il grande maestro di medicina e farmacia Avicenna (980-1037), considerato il padre delle scienze naturali medio-orientali, raccomandava l’uso dell’olio di mandorle amare e di armelline per il trattamento di tumori all’utero, al fegato, allo stomaco e alla milza.
In occidente i primi studi scientifici secondo il metodo moderno si devono ai chimici francesi H.E. Robiquet e A.F. Boutròn-Charlard, che nel 1830 isolarono per la prima volta l’amigdalina in cristalli ed intrapresero studi sistematici su di essa.
Nel 1845 il medico russo Inosmetzeff, professore presso l’Università Imperiale di Tutte le Russie di Mosca, pubblicò uno studio sull’uso dell’amigdalina “per la cura del cancro”, dove descriveva il caso di due pazienti oncologici (uno era una donna di 48 anni con estese metastasi da cancro ovario) condotti a remissione mediante la somministrazione di 46 grammi di amigdalina ( al giorno –N.d.A.) per 3 mesi. La donna dopo 11 anni risultava ancora viva. Nel suo studio il dott. Inosmetzeff affermò di non aver notato mai effetti collaterali dell’amigdalina (“Gazette Medicale de Paris”, 1845, No. 13, pp.: 577-582, e ancora “Journal Chirurgie und Augenheilkunde” 1846, No. 35, pp.: 7-28).
Si deve però giungere fino al 1949 per ottenere l’amigdalina in forma pura e conoscerne la formula, ad opera del dr. Ernest T. Krebs Jr., che isolò dalle mandorle di albicocca (armelline) un prodotto cui dette il nome di “laetrile”. In effetti l’amigdalina è un polisaccaride con un radicale cianidrico, la cui struttura chimica è riconosciuta come “laevo-D-mandelonitrile-B-D-glucaside-6-B-D-glucoside”. Il laetrile è il risultato della decomposizione per idrolisi dell’amigdalina. La sua formula è “laevo-D-mandelonitrile-B-glucoronide”. Il nome “laetrile” deriva dalla contrazione del termine chimico LAEvo-mandeloniTRILE. L’unica differenza con l’amigdalina è che il laetrile presenta una molecola in meno di glucosio, ma l’effetto terapeutico è praticamente identico. Infatti i due termini sono spesso usati come sinonimi, ed anche in questo lavoro si è seguita tale prassi.
Krebs propose anche il nome di “vitamina B17 ”.
Come lo scorbuto è causato da una carenza di vitamina C, il beri-beri (tasso di mortalità del 99%) da una carenza di Tiamina o vitamina B1, la pellagra (tasso di mortalità del 97%) da una carenza di niacina o vitamina B3, l’anemia perniciosa (tasso di mortalità del 99%) da una carenza di vitamina B12 e di acido folico, etc, Krebs affermava che il cancro è causato da una carenza di vitamina B17, e che può essere prevenuto mediante una sistematica integrazione della stessa.