TESI - cap. 4.14 Allegato 2 : Percentuali di sopravvivenza di pazienti oncologici sottoposti a chemioterapia
Ciò che segue è tratto dalla relazione del dr. Giuseppe Nacci presentata al terzo congresso mondiale di medicina integrata di Roccamotrice-settembre 2006.
Vedi anche : http://fiocco59.altervista.org/27novembre.htm
La Chemio-Terapia è comunque un fallimento, come ben dimostrato in molti lavori, fra cui quello recente di Morgan (Morgan G.: The contribution of cytotoxic chemotherapy to 5-year survival in adult malignancies, Clinical Oncol., 2004, 16, pp.: 549-560 ) (La relazione completa è disponibile, in lingua inglese, al seguente link: http://fiocco59.altervista.org/ALLEGATI/MORGAN.PDF )
“ In questo lavoro scientifico australiano, pubblicato nel 2004, furono presi in esame dieci anni di statistiche mediche australiane e americane (gennaio 1994-gennaio 2004) sui risultati della CHEMIO nella cura del cancro.
The Contribution of Cytotoxic Chemotherapy to 5-year Survival in Adult Malignancies
I risultati sono catastrofici: la media dei pazienti sottoposti alla chemio, che risultano essere ancora vivi dopo 5 anni dall’inizio del trattamento “terapeutico”, è del solo 2%.
L’articolo è molto semplice come impostazione e, sia in tabella 1 (pag. 551) che in tabella 2 (pag. 552), sono riportate, in ultima colonna, le percentuali di sopravvissuti alla CHEMIO dopo 5 anni dall’inizio del trattamento per ogni singolo tipo di tumore dei 22 considerati, percentuali che qui si riassumono lievemente arrotondate e per gruppi dei tipi più comuni di cancro.
Tipo di tumore Percentuale di sopravissuti
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cancro del pancreas, cancro dell’ utero, cancro della prostata, cancro della vescica, cancro del rene, Melanoma, Sarcoma e Mieloma Multiplo: 0% (zero per cento)
cancro dello stomaco e del colon : 1% (uno per cento)
cancro della mammella e del polmone : 2% (due per cento)
cancro del colon retto : 3 – 5% (tre – cinque per cento)
tumori al cervello : 4 – 5% (quattro – cinque per cento)
cancro dell’esofago : 5% (cinque per cento)
cancro dell’ovaio : 9% (nove per cento)
linfoma NON Hodgkin : 10% (dieci per cento)
cancro della cervice uterina : 12% (dodici per cento)
Seminoma del testicolo e Linfoma di Hodgkin : 40% (quaranta per cento)
In Australia:
su 72.903 casi di cancro considerati, trattati con chemioterapia, sono sopravissuti a 5 anni solo 1.690 pazienti, pari ad una percentuale del 2,3%
In America:
su 154.971 casi di cancro considerati, trattati con chemioterapia, sono sopravissuti a 5 anni solo 3.306 pazienti, pari ad una percentuale del 2,1%
N.B. A quanto sembra si tratta di pazienti curati esclusivamente con la chemioterapia, senza l’aiuto della radioterapia o della chirurgia (che indubbiamente è la tecnica “accademica” più efficace, se e quando applicabile).
Pur con queste limitazioni, l’inefficacia delle chemioterapie risulta in modo lampante.
Ad aggravare ulteriormente la situazione (come se ce ne fosse ancora bisogno….) interviene anche il grave fatto che un’alta percentuale dei pazienti chemio trattati, fra i pochissimi che sopravvivono più di 5 anni e che la statistica considera “guariti”, muoiono comunque entro 10 anni a causa dei danni direttamente causati dalle cure subite (“Si può guarire dal tumore, ma non dalla chemioterapia” dr. Giuseppe Nacci). Per esempio è noto ed ufficialmente ammesso dalla medicina accademica che fra i pazienti trattati con ciclofosfamide (uno degli agenti chemioterapici più usati) uno su sette svilupperà entro i successivi 10 anni la leucemia( leucemia mieloblastica acuta, che di solito ha un decorso mortale) come conseguenza diretta dell’effetto della cura sul sistema immunitario… (N.d.A).